Una Via per la Vita

Una via per la vita è un’opera in ceramica realizzata lungo la via che porta verso l’ospedale Arezzo di Ragusa e per la precisione all’entrata del reparto di oncologia.

Il progetto nasce dall’idea di voler alleviare il dolore fisico con interventi di vario tipo, non strettamente di ordine medico.

Si tratta di una parete lunga 80 m e alta circa 6 m che, grazie all’idea e alla sensibilità del prof. Angelo Buscema, in collaborazione con i maestri ceramisti iblei e i ragazzi dei licei artistico di Comiso e Modica, diventa un inno alla vita.

L’idea nasce da uno studio che era stato condotto in quegli anni, secondo cui la presenza di colori, opere d’arte ed elementi di vario genere sono salutari e terapeutici. L’arte dà speranza, cura il dolore, dona equilibrio: 
L’arte come terapia

La parete, precedentemente grigia, fredda e spoglia, assume ora una connotazione completamente diversa. Una serie di alberi, ispirati e ridisegnati seguendo l’iconografia dei grandi maestri del ‘900, vanno aumentando di dimensioni man mano che si scende verso l’ingresso. Di fronte ad uno dei paesaggi più singolari del barocco ibleo si vuole riprodurre, plasticamente, la vita.

Inoltre nella parete principale sono presenti le opere dei più grandi artisti italiani e siciliani della ceramica che hanno voluto dare il loro contributo attraverso i loro simboli e le loro interpretazioni sulla vita. Tra questi abbiamo “pneuma” di Rabbito, che, attraverso l’impronta di uno pneumatico, vuole evocare percorsi, segni lasciati di resilienza;
violazione di un giardino zen” di Corallo e Ingallinera che, attraverso questa spirale segnata dalla presenza di asteroidi, vogliono rappresentare il continuo evolversi della vita segnata dai traumi che mettono in sospensione la crescita;
o ancora “la vita sorge” di Balcone che attraverso il movimento di una sfera, vuole rappresentare il movimento degli spermatozoi che raggiungono la cellula uovo.

Tale progetto è stato anticipato dal completamento degli ambienti interni, con la partecipazione di Piero Guccione tra i primi, e ha avuto una durata di due anni.

In tale progetto ho avuto la possibilità di collaborare con i vari maestri siculi, andando a realizzare interamente degli uccelli in ceramica, attraverso delle impronte di mani che si muovono, vivono ed esprimono vitalità, e contribuendo alla realizzazione dei tondi e dei vari alberi.
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